I dipendenti e collaboratori, sono la struttura portante di ogni azienda e come tali devono essere scelti con cura per garantire la stabilità e posizionati nel modo giusto in modo da assicurare la massima funzionalità.
Come per ogni struttura portante è necessario assicurare periodicamente l’integrità e la piena efficienza che nel caso specifico si traduce in ascolto, formazione e motivazione perché un lavoratore garantisce risultati eccellenti quando è inserito in ambienti stimolanti e incoraggianti. Ovvio che parliamo di stimoli positivi in quanto le aziende moderne di stimoli più vicini a stress ne hanno sempre in abbondanza. Proprio per compensare i ritmi spesso molto serrati a cui tutti i giorni siamo sottoposti, è molto utile formare dirigenti e personale in modo da gestire gli innumerevoli input e trasformare lo stress negativo in azioni positive acquisendo tecniche di gestione della quotidianità che tendono a migliorare le performance generali.
«Allena e forma le persone bene abbastanza per poter andare via dall’azienda, ma trattale bene abbastanza perché non vogliano farlo». – Richard Branson – Virgin.
Le più moderne attività di formazione e motivazione infatti si discostano dalle pratiche degli anni 90 in cui bastava gasare i partecipanti al corso cercando di esaltare il concetto di super uomo. Oggi si punta al raggiungimento di una maggiore consapevolezza personale mirando alla crescita interiore e una migliore gestione del tempo con un conseguente aumento delle potenzialità generali. Non a caso si mostra sempre più ricorrente la figura dell’happy manager e professionisti di counseling che nelle aziende trovano sempre più riscontri per generare un clima aziendale sereno e funzionale al business pratico.
La formazione del personale fa crescere l’azienda.
La formazione del personale non segue più le impostazioni classiche e precostruite di un tempo ma deriva da attente analisi effettuate sul modello di business e struttura aziendale, che valutante con attenzione offrono un riscontro oggettivo su cui lavorare e creare ogni attività. La formazione aziendale punta quindi ad un risultato generale che coinvolge le persone e le cose.
Nel mio percorso professionale ho assistito a intensi processi formativi di singoli elementi aziendali che poi, acquisite le dovute nozioni, si ritrovavano a lavorare immersi nei medesimi disagi, con superiori e collaboratori che non avevano cambiato di una virgola le loro abitudini e annullando ogni buona intenzione. Questo perché in un contesto disordinato il singolo elemento dotato di buone intenzioni, tende ad omologarsi al gruppo, è più facile! Mentre quelli che non lo fanno sono i dipendenti di valore che le aziende perdono dall’organico perché si licenziano per un nuovo posto di lavoro.
“Ogni lavoratore cerca un lavoro per denaro ma vuole affermazione, riconoscimento, e stima, poi lo stipendio. Chi inverte l’ordine è carente dei primi tre elementi e in vari casi, non per colpa sua”
La costruzione di un buon programma formativo deve essere calata nello specifico contesto, coinvolgendo spesso superiori e subalterni, valutando aggiustamenti generali con l’obbiettivo di innescare un cambiamento di clima aziendale anche passando per l’abbellimento dei locali lavorativi curando ad esempio qualche dettaglio ma non preoccupatevi, questo non significa affatto spendere più denaro rispetto un tradizionale corso, perché le attività possono essere le medesime solo fatte in modo diverso.
Formare un lavoratore significa lavorare su molteplici aspetti della persona che vanno dall’aumento delle competenze alla crescita personale consentendo un aumento delle prestazioni che si ripercuoteranno sul lavoro svolto permettendo all’azienda di rimanere competitiva in un contesto storico in cui l’evoluzione è decisamente rapida e la concorrenza alta. Ecco perché la formazione è necessaria ed indispensabile, al fine di motivare i dipendenti a crescere.
La formazione è un vero investimento perché colma lacune e mancanze che la routine quotidiana alimenta. Ma in che modo agisce praticamente sul business? Vediamo alcuni esempi:
- Far acquisire ai dipendenti conoscenze e competenze che consentiranno loro di svolgere al meglio le proprie mansioni;
- Colmare eventuali lacune a causa di cambiamenti interni o esterni;
- Creando piani di valorizzazione, le persone tendono a mostrare il loro talento nascosto;
- Gratificare i dipendenti aumenta la loro autostima che alimenta l’autorevolezza verso i collaboratori;
- Lavoratori formati permettono all’azienda di avere un chiaro vantaggio competitivo.
Costruire un piano formativo.
Per garantire un risultato positivo e concreto, è importante che nulla sia lasciato al caso e quindi procedere alla costruzione del progetto senza mai tralasciare i seguenti punti:
- Analisi del contesto aziendale;
- Condivisione degli obiettivi;
- Progettazione ed erogazione dell’impianto formativo;
- Valutazione dei risultati.
Conclusioni
Sappiamo che l’investimento economico per un progetto formativo è spesso visto come superfluo ma consiglio le ultime tendenze in merito a queste pratiche sono profondamente diverse da quello che probabilmente avete già visto. Un progetto formativo che coinvolge i giusti professionisti, può veramente fare la differenza perché si pone l’obbiettivo del miglioramento generale e mai limitato al singolo soggetto.
Prendersi cura dei propri collaboratori è fondamentale per la crescita perché sono la struttura dell’azienda e proprio da loro si può avere un riscontro sulle condizioni generali coinvolgendoli magari in sondaggi anonimi per avere un primo quadro della situazione su cui poggiare le basi del cammino.