Sono sempre più frequenti le ricerche e sondaggi che confermano quanto la felicità dei dipendenti sia influente sul business delle aziende. Le aziende con i dipendenti felici sono più produttive!
Se ne parla da qualche anno su diverse testate giornalistiche come Forbes o il nostro Il sole 24 ore che già nel 2013 affrontava questo controverso tema, rilevando che in Italia, circa il 70% dei lavoratori è insoddisfatto del proprio posto di lavoro evidenziando gli indicatori tipici dell’insoddisfazione come l’assenteismo, la mancanza di partecipazione attiva o la superficialità, che tendono ad alimentare un clima di mediocrità e lassismo complice delle mancate performance aziendali.
Troppo spesso manager e imprenditori sottovalutano la potenza di un clima aziendale felice pensando che sia ininfluente oppure non lo applicano perché ritengono che la soddisfazione del dipendente passi solo per un aumento dello stipendio ma questo è vero solo in parte in quanto un sano clima aziendale può essere creato in diversi modi e alimentato da atteggiamenti positivi e costruttivi, funzionali all’accrescimento di una sana vita aziendale, la quale, inevitabilmente impatterà sul business apportando evidenti benefici.
La felicità aziendale parte sempre dai vertici, si manifesta come atteggiamento, si applica come modello e si ripercuote a cascata su tutta l’organizzazione. Lo confermano le dichiarazioni di imprenditori tra i più influenti della storia e come esempio mi permetto di scomodare l’ingegnere Adriano Olivetti che in una sua frase celebre disse:
«Io voglio che la Olivetti non sia solo una fabbrica, ma un modello, uno stile di vita. Voglio che produca libertà e bellezza perché saranno loro, libertà e bellezza, a dirci come essere felici!»
Dal punto di vista imprenditoriale e manageriale, un lavoratore appagato è una persona che offre il meglio di se, all’azienda con cui collabora e al team di cui fa parte e questo, nell’ambiente lavorativo si traduce in maggiore produttività.
Ogni imprenditore e manager dovrebbe considerare di svolgere una misurazione del clima aziendale che normalmente avviene mediante sondaggi interni e anonimi, funzionali a rilevare lo stato dei fatti in ogni ambiente della propria azienda o reparto. Nel frattempo potrebbe essere utile leggere alcuni suggerimenti su come cominciare ad alimentare un clima felice:
Ambienti ricreativi all’interno dell’azienda.
Dove possibile è consigliabile creare ambienti comuni dove il personale può vivere uno spazio piacevole e salutare con alimenti sani e giochi che favoriscono le interazioni tra colleghi.
Ordine e pulizia.
Gli ambienti lavorativi devono essere sempre ordinati e puliti. Chiedete ad ogni persona di occuparsi personalmente di uno spazio assegnato che dovrà mantenere ordinato e curato, magari portando una piantina o un fiore. Gli ambienti di lavoro belli e curati sprigionano energia positiva che influenza più di quanto immagini.
Flessibilità oraria.
Tutti i dipendenti che non ricoprono ruoli legati al rispetto di precisi orari, possono essere premiati con una flessibilità oraria in modo da migliorare l’organizzazione della propria vita privata.
Gratifiche verbali.
Probabilmente la raccomandazione più banale che potevamo scrivere, ma siccome abbiamo modo di credere che tutti la conoscono ma nessuno la applica, ve la raccomandiamo calorosamente!
Sistemi incentivanti basati su premi piccoli ma frequenti.
Una maggiore frequenza di assegnazione dei premi aumenta il livello di attenzione sul risultato e tende ad avere anche un effetto più democratico sui collaboratori. Questo aumenterà l’effetto positivo del sistema di incentivazione.
Un’esperienza magnifica è più economica di un’oggetto materiale.
Discostatevi dai tradizionali sistemi premianti perché come abbiamo già detto, il denaro non è l’unico strumento di gratificazione, anzi. Cercate esperienze sorprendenti per i vostri collaboratori come un tragitto in elicottero, un salto in paracadute o un corso da sommelier.